Il mercato delle mappe a causa dalla brusca frenata sperimentata da quasi tutti i mercati dell’antiquariato a seguito della crisi finanziaria di quasi un decennio fa è molto rallentato rispetto al passato. C’è ora un forte interesse e moltissima domanda solo per una gamma limitata di mappe antiche, che esclude in parte i reperti più rari in favore di mappe più comuni.
C’è molto da scoprire di fronte alle mappe antiche, cose non ovvie se non si ha un occhio esperto da cartografo o da collezionista appassionato.
La maggior parte dei collezionisti ha un tema per le proprie collezioni di mappe antiche. Spesso si tratta di un’area geografica, di solito quella in cui vivono o con cui hanno familiarità, o qualcos’altro di universalmente interessante, come la prima delle mappe del mondo dopo la scoperta del Nuovo Mondo. Ma quando si vuole iniziare una collezione di mappe antiche bisogna anche fare i conti con quelli che sono i cattori che ne influenzano (e determinano) il valore. Vediamo quali sono.
Cosa determina il valore delle mappe antiche
Molti fattori possono influenzare il valore delle mappe antiche. Di norma, maggiore è il numero di queste qualità che la mappa possiede, maggiore è il suo valore.
1. Regione rappresentata
Ci sono più collezionisti di mappe antiche di alcune regioni che di altre, il che influisce sulle dimensioni del mercato e quindi sul valore delle mappe di quelle aree. Ad esempio, le mappe del mondo hanno un fascino universale. Tra le nazioni ci sono un numero considerevole di collezionisti di mappe di Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Australia e Canada, e sempre più Giappone e Cina.
Alcune aree che hanno una piccola popolazione ma che sono destinazioni di vacanza come le Bermuda, Malta e alcune delle isole delle Indie occidentali, cosa che rende le mappe antiche di queste zone molto popolari. Le aree più remote o con popolazioni più piccole e meno ricche hanno meno domanda e sono spesso molto decorative e con un buon prezzo.
2. Importanza storica
Alcune mappe antiche, in particolare quelle degli esploratori, sono le prime a rappresentare un’area o un avvenimento storico. Altre mappe potrebbero rappresentare un’importante battaglia o un evento simile. Più tali mappe sono vicine all’evento, maggiore è la loro importanza e quindi il valore che hanno.
3. Dimensioni
Generalmente più grande è la mappa, maggiori sono le possibilità che sia ricca di dettagli e decorazioni, quindi di solito sono più preziose delle mappe più piccole.
4. Rarità
Alcune mappe antiche sono state emesse in piccole quantità e sono quindi relativamente rare. Se sono presenti altre condizioni che aumentano il valore, la mappa è ulteriormente migliorata dalla rarità, ma la rarità da sola non crea valore!
5. Età
Per mappe simili, la più vecchia è generalmente la più preziosa, ma l’età da sola non determina il valore poiché alcune mappe molto antiche di regioni remote sono di scarso interesse ed hanno quindi un valore relativamente basso.
6. Qualità estetiche
Alcune delle prime mappe sono state migliorate con grandi cartigli, mostri marini, navi e altre aggiunte decorative. Tali mappe antiche quando sono ben curate hanno un valore elevato. In questo caso quindi anche il colore e le condizioni influiscono sul valore.
Le condizioni delle mappe antiche, perché se ne fanno delle riproduzioni e i due nemici più pericolosi
Idealmente una vecchia mappa, quando riprodotta, dovrebbe essere il più vicino possibile all’originale. Se il proprietario originale ha messo da parte la mappa e l’ha consultata raramente e conservata bene, la mappa originale stessa può essere “come nuova”, ma tali circostanze sono rare. È per questo che si preferisce spesso farne delle copie.
Le mappe antiche infatti presentano naturalmente alcuni difetti che andranno considerati in fase di acquisto. Prima di tutto ci sono le macchie. Le macchie provengono da influenze esterne o potrebbero derivare da un processo di invecchiamento indotto. Potrebbero essere acqua, caffè o liquidi simili, o persino cera: tutte cose che possono cadere sulla mappa nel corso del suo utilizzo. Anche la polvere e lo sporco (o le dita sporche del consultante) possono influenzare lo stato di una mappa antica. Pieghe e grinze vengono subito dopo.
Sono fenomeni che si verificano attraverso l’uso. Le mappe di grandi dimensioni erano spesso piegate e sono ovviamente più deboli nelle pieghe. Altre mappe erano piegate in una rilegatura e spesso si strappavano in prossimità della piega. La piega sulla parte centrale o un’altra piega che si è verificata quando la mappa è stata emessa può comunque essere appiattita o ridotta tramite delle accortezze di restauro. Se questo processo viene condotto in maniera corretta e le modifiche non sono invadenti, non influisce sul valore delle mappe antiche.